[97] [An quicquam tam puerile dici potest (ut eundem locum diutius urgeam) quam, si ea genera beluarum, quae in rubro mari Indiave gignantur, nulla esse dicamus? Atqui ne curiosissimi quidem homines exquirendo audire tam multa possunt, quam sunt multa, quae terra, mari, paludibus, fluminibus existunt; quae negemus esse, quia numquam vidimus?]
Ipsa vero quam nihil ad rem pertinet, quae vos delectat maxime, similitudo. Quid, canis nonne similis lupo (atque, ut Ennius, "simia quam similis turpissuma bestia nobis"); at mores in utroque dispares. Elephanto beluarum nulla prudentior; ad figuram quae vastior?
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97. Si pu? forse cadere in un'ingenuit? peggiore di quella di negare l'esistenza (tanto per insistere sullo stesso
argomento) delle specie belluine che nascono nel Mar Rosso e in India? Eppure nemmeno gli uomini pi? seriamente
impegnati nelle loro ricerche possono arrivare a conoscere una per una tutte le specie animali che vivono sulla terra, nei
mari, nelle paludi, nei fiumi. Ma non siamo autorizzati a negarne l'esistenza per il solo fatto che non le abbiamo mai
viste.
Il paragone di cui tanto vi compiacete non ha nulla a che fare con la nostra questione. E ch?, il cane non ? forse
simile al lupo? Non dice forse Ennio: ? quanto ci assomiglia quella brutta bestiaccia che ? la scimmia ?? Diverso per? ?
il sistema di vita di ciascuno. Nessun animale selvatico ? pi? prudente dell'elefante: eppure nessuno ha aspetto pi?
goffo. E mi sto limitando agli animali!
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